Recovery. Urso (FdI): quale documento discuterà domani in Europa? Il vecchio testo come se la crisi non ci fosse

“Quale documento Recovery presenterà domani nella riunione in UE? Quello che era stato scritto dopo 19 riunioni in Italia e 12 in Europa che lei ha citato o quello che cambia ora dopo ora nelle trattative sulla cosiddetta verifica di governo?”: queste alcune delle domande che il senatore Adolfo Urso, capogruppo di Fratelli d’Italia in Commissione Esteri, ha posto al ministro Amendola in audizione al Senato, il quale ha ammesso che il confronto in Europa nella riunione già in programma domani 8 gennaio, avverrà ancora sul vecchio testo esaminato in Parlamento in ottobre. “È gravissimo che l’Italia giunga impreparata e confusa al momento più importante della sua storia recente”.

Urso ha poi auspicato che il governo prenda posizione contro il testo compromissorio dell’accordo UE-Cina che di fatto ha dato il destro al regime di Pechino per reprimere il dissenso a Hong Kong. “Ci auguriamo – ha aggiunto Urso – che il Parlamento europeo imponga di reinserire i commi sui diritti umani che sono stati cancellati nella versione imposta da Merkel e Macron e che si tenga conto anche degli interessi industriali e commerciali italiani e non solo di quelli franco/tedeschi”.

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