Referendum: omicidio del consenziente e droga restano illegali. E la giustizia? Le posizioni di Fratelli d’Italia

La Corte costituzionale ha bocciato in questi giorni tre degli otto quesiti referendari che gli erano stati sottoposti. Fra questi ha fatto rumore la bocciatura sulla legalizzazione della droga.

“La bocciatura da parte della Corte costituzionale del referendum sulla droga legale è una vittoria. – ha commentato Giorgia Meloni – Quella contro le droghe e le dipendenze è una battaglia in difesa della vita che non ha colore politico. Un grazie alle associazioni e a tutte le realtà che si sono mobilitate in questi mesi insieme a Fratelli d’Italia contro questo quesito e un pensiero alle tante vittime della droga e alle loro famiglie, che hanno vissuto o stanno vivendo sulla loro pelle una delle piaghe sociali più tragiche del nostro tempo e chiedono che lo Stato e le Istituzioni siano al loro fianco. Continueremo a batterci in ogni sede per una vita libera dalle droghe e dalle dipendenze”.

La Consulta ha dichiarato inammissibile quello che di fatto era la legalizzazione dell’omicidio del consenziente nel cosiddetto “fine vita”. “Sacrosanta la decisione della Corte costituzionale di dichiarare inammissibile il referendum proposto dai radicali sull’omicidio del consenziente, anche se sano. – ha sottolineato Giorgia Meloni – Un quesito inaccettabile ed estremo che avrebbe scardinato il nostro ordinamento giuridico, da sempre orientato alla difesa della vita umana e alla tutela dei più fragili e deboli. Una sentenza di buon senso. C’è ancora spazio nel nostro ordinamento per difendere il valore della vita, come Fratelli d’Italia intende fare con il suo impegno”.

E anche sui referendum sulla giustizia Fratelli d’Italia ha reso note le sue posizioni: “Sosteniamo i quesiti referendari sulla riforma del Csm, sulla separazione delle funzioni, e quello che riconosce il diritto di voto degli avvocati sulle valutazioni di professionalità dei magistrati. Sono temi che abbiamo sempre condiviso e che contribuiscono a un percorso verso un processo e un sistema di reclutamento liberali e piu’ giusti, battaglia fondamentale del centrodestra”, ha spiegato Andrea Delmastro, responsabile Giustizia del partito.

“Ma non potremo appoggiare gli altri. – ha aggiunto – Ad esempio sulla custodia cautelare perché mette a rischio la sicurezza e sulla legge Severino, perché se venisse abolita lascerebbe troppa discrezionalità ai giudici, sarebbero loro a decidere caso per caso se uno si può candidare o no e questo mi spaventa”.

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Redazione
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La Redazione de La Voce del Patriota

1 commento

  1. Dalla parte del comunissimo cittadino si hanno,a volte,impressioni inquietanti,allarmanti……Sulla Magistratura ,per es……Come mai i così solerti Magistrati,attenti a impedire al Salvini di difendere dagli sbarchi il territorio Italiano,di “pizzicare” Berlusconi (propio nei momenti politicamente più delicati…) nelle sue “orgette private,di indagare la famiglia Renzi,Conte…ecc.ecc,sempre tempestivamente in momenti politicamente critici,Tacciono ora con silenzio assordante,nonostante centinaia,migliaia di denunce al Governo Draghi per atti incostituzionali al riguardo di GP,di Covid e gestione della Sanità e tanto altro?? E il sign.Mattarella ,”tutore” degli interessi Italiani,Presidente e capo della Magistratura….? Io capisco poco ma quel poco mi inquieta perchè lo vedo contrario alla Libertà ed al BEN ESSERE del Popolo Italiano!!!

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