“Se sono quarant’anni che si prova a modificare la Costituzione, dalla commissione Bozzi in giù, fino al Renzi del 2016, ci sarà pure un motivo. È una priorità. Ed è anche una grande riforma economica, perché la stabilità politica è il primo indice a cui guardano gli investitori internazionali. Infatti, sulla diagnosi in fondo siamo tutti d’accordo. Ci si divide sulla cura. Voglio dire: probabilmente alcune culture politiche non cercano di comprendere quale sia effettivamente la necessità nazionale, e antepongono agli interessi nazionali un certo nostalgismo ideologico di sapore radicale”.
Lo dice il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera Tommaso Foti in un’intervista con La Stampa.