Rimpatri, Ciriani (FdI-ECR): primo passo avanti, ora attesa per misure operative. Norme più chiare, ma servono garanzie di applicazione

“Le anticipazioni sul nuovo Regolamento Rimpatri UE segnano un passo avanti verso una gestione più efficace dell’immigrazione irregolare. È positivo che si punti a regole più chiare e uniformi tra gli Stati membri. Ora attendiamo di vedere il testo definitivo e le modalità concrete di applicazione.”

Lo dichiara l’eurodeputato di Fratelli d’Italia – ECR, Alessandro Ciriani, commentando le anticipazioni sul nuovo regolamento UE sui rimpatri. “Tra le novità più rilevanti c’è l’introduzione di un ‘Ordine di rimpatrio europeo’, per accelerare e armonizzare le procedure, oltre a un divieto d’ingresso fino a 10 anni per chi non collabora o rappresenta un rischio per la sicurezza. Se attuate con determinazione, queste misure potranno finalmente rendere più efficiente un sistema che oggi risulta troppo spesso inefficace.”

“Un aspetto da monitorare – prosegue Ciriani – è la creazione di hub di rimpatrio in Paesi terzi, ispirati all’accordo tra Italia e Albania. Il protocollo firmato dal governo Meloni ha introdotto soluzioni innovative ora considerate anche dall’Europa. Se attuato correttamente, questo modello potrebbe garantire una gestione più efficace dei flussi migratori. L’Unione Europea ha riconosciuto la necessità di un approccio più pragmatico e strutturale, prendendo ispirazione da soluzioni che l’Italia ha saputo esportare e far apprezzare ai partner europei. Il governo Meloni ha indicato una direzione chiara, dimostrando che fermezza e cooperazione possono coesistere per affrontare in modo efficace la questione migratoria. Ora l’Europa deve dimostrare con i fatti la volontà di applicare misure concrete per garantire sicurezza, legalità ed efficacia nella gestione dell’immigrazione. Ci auguriamo che il testo finale del regolamento vada in questa direzione”.

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