Rogo di Primavalle, Amich (FdI): “Nonostante cinquantadue anni di giustizia negata, i fratelli Mattei vivono nel nostro ricordo”

“Sono trascorsi cinquantadue anni da uno dei delitti politici più raccapriccianti ed infami della nostra storia: il cosiddetto ‘rogo di Primavalle’.

Nella notte tra il 15 e il 16 aprile, i fratelli Virgilio e Stefano Mattei, rispettivamente di 22 e 8 anni, morirono arsi dal fuoco, che li colse all’improvviso, durante il sonno. Esponenti di Potere Operaio, rimasti impuniti, provocarono un incendio facendo passare la benzina attraverso la porta di ingresso della loro abitazione. Qualcuno rivendicò il gesto, parlando di ‘giustizia proletaria’, paradossalmente comminata da esponenti della borghesia benestante romana nei confronti della famiglia di un ex netturbino, Mario Mattei, reo di militare dalla parte sbagliata. 

Due giovani vite uccise per la seconda volta da una campagna politica e da depistaggi orchestrati da una sinistra extraparlamentare sorda ad ogni richiesta, anche autorevole, di rispetto del dolore.

Se ancora oggi siamo a ricordare questo crimine è perché l’orrore che esso ha suscitato ha trasceso la denegata sanzione della giustizia terrena. E finché vi sarà memoria di questi fatti tutte le donne e tutti gli uomini liberi si uniranno al dolore di una intera comunità umana e politica per questo delitto efferato” – ha dichiarato l’On. Enzo Amich, ricordando il 52mo anniversario del “rogo di Primavalle”.

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