In principio era Matteo Salvini il “Capitano”, quello che tuonava contro la moschea di Sesto San Giovanni perchè sospettava che fosse finanziata da “un paese come il Qatar”. Era il 21 giugno 2017, come riportato dal tweet qui sotto, una data che può essere considerata un’era politica fa, ma che nella realtà di noi comuni mortali è come dire “sembra ieri”.
Poi venne Salvini Matteo, l’uomo di Stato, il Ministro in visita ufficiale che sale in auto con il premier qatarino e si toglie lo sfizio di un bel giro per Doha, capitale del regno, o meglio dell’emirato, dispensando complimenti per un Paese rispettoso e tollerante, ma che soprattutto ha voglia di investire in Italia.
E qui casca l’asino, perchè se fino a qualche mese fa, prima delle elezioni politiche, il Qatar per Salvini era un “fiancheggiatore dei terroristi”, ora, dopo alcune importanti commesse e accordi commerciali e politici, il Ministro dell’Interno, volato in visita di Stato giorni fa, vedeva tutto rose e fiori, dispensando sorrisi, saluti e abbracci passando dai grattacieli avveniristici della capitale alle dune desertiche della penisola araba.
Ci chiediamo se la coerenza in politica sia sempre un valore oppure no, se la ragion di Stato possa far chiudere non uno, ma entrambi gli occhi a chi, mentre era sostanzialmente in campagna elettorale, voleva invece chiudere i rapporti con una Nazione che appoggiai i “Fratelli Musulmani”, Hamas, strizza l’occhio ad Hezbollah, sostenendo che era la sua posizione da anni.
Eppure in Qatar ancora oggi ci sono le criticitàdi ieri, come la sede la del controverso network Al Jazeera e l’unica sede di rappresentanza diplom atica dei Talebani, come alcuni generosi miliardari che finanziano, da veri filantropi anche gruppi fondati, o direttamente legati ad Al Qaeda e addirittura lo Stato Islamico.
Che fine ha fatto inoltre, la proposta di legge leghista che voleva far luce sui finanziamenti alla costruzioni di moschee con soldi provenienti proprio dal paese arabo in questione? La Qatar Charity Foundation dona ancora milioni di euro ad iniziative “religiose” in Italia, mentre è apertamente sospettata di finanziare anche l’estremismo islamico? Ne ha parlato Salvini con gli emiri?
Forse l’inaspettato clima di “tolleranza” e “benevolenza, nonchè la voglia di investire in Italia hanno cambiato l’ordine delle priorità. Ma la realtà?