Salvini in TV: sono antifascista per la libertà e la democrazia

In un’intervista andata in onda ieri sul 9, nel programma Accordi&Disaccordi condotto da Andrea Scanzi, il Vice Premier Matteo Salvini ha fatto professione di antifascismo. Ebbene si, anche il leader leghista è stato messo alla prova e testato sulla sua fede “democratica” come spesso accade in Italia a chi si ritrova – secondo i media – nella metà sbagliata del campo politico. Un rituale ormai vecchio, noioso, pretestuoso, ma che tanto piace al sistema mediatico-culturale italiano con la tessera ANPI sempre in tasca. Del resto senza il fascista di turno contro cui scagliarsi, senza antifascimo, la sinistra oggi continuerebbe ad avere poco o nulla da dire o fare.

Ma Salvini liquida il problema con la stessa nonchalance con cui è riuscito a mettere su un Governo con il Movimento 5 stelle con cui erano volati insulti e attacchi cattivissimo durante tutta la campagna elettorale.

“Cosa pensa del fascismo?”, chiede Luca Sommi che con Scanzi conduce il programma. “Io sono per la libertà, per la democrazia, per la libertà di pensiero e di parola, di opinione, di circolazione”, è la risposta del vicepremier. “Quindi lei è antifascista?”, insiste il giornalista. “Assolutamente, sono contro tutti i totalitarismi. Quindi antifascista e anticomunista – afferma il ministro dell’Interno – Chi processa le idee toglie il diritto alla libertà, non è un mio modello”.

I conduttori poi insistono, tornando sui rapporti con Casapound, movimento che si definisce “fascista del terzo millennio” e Salvini li liquida “non sono il mio modello”.

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