Un dì c’erano gli stivali delle sette leghe, ma poi il tempo dei sogni è finito e siamo diventati tutti più pragmatici e meno favolisti, anche se pare da certe notizie che la moltiplicazione delle leghe avvenga ancora, anche se qui non si tratta più di un’unità di misura, ma di un partito. Anzi, no, di due. O forse nemmeno , il partito è sempre lo stesso, ma due sono i nomi, due sono i simboli, due perfino le richieste del 2X1000, e anche per il tesseramento… ma andiamo con ordine.
Tutto nasce da un’inchiesta di TPInews (https://www.tpi.it), che ha portato alla luce questo strano caso, probabilmente unico nel panorama dei partiti italiani. Spiegano su TPI che se tu vivi nel nord d’Italia e decidi di tesserarti con la Lega, dovrai rivolgerti alla Lega Nord per l’Indipendenza della Padania, ma se invece decidi di fare la stessa cosa e hai la ventura di vivere nel Sud d’Italia, allora dovrai contrattare la Lega per Salvini Premier. E se ti vuoi tesserare direttamente in rete, devi andare anche su due siti diversi e più precisamente sul sito leganord.org nel primo caso o sul sito tesseramento.legapersalvinipremier.it nel secondo.
Interpellati direttamente da TPInews, gli uffici della Lega a Milano hanno spiegato di aver usato questa specie di strambo marchingegno “per questioni giudiziarie” non meglio identificate ma che forse si possono far risalire a quei famosi 49 milioni di euro che il Carroccio è stato chiamato a restituire dopo la condanna subita da Bossi e dal tesoriere Belsito per la truffa sui fondi del finanziamento pubblico ai partiti. Siccome i giudici non si sono limitati a chiedere indietro il denaro già sui conti della Lega ma hanno parlato di sequestrare anche le entrate che verranno, è probabile che sdoppiare in due il partito metta al riparo almeno una parte dei contributi che potrebbero arrivare. Ecco quindi nascere una sorta di “nuova Lega”, gemella della prima e che presenta il suo statuto solo il 14 dicembre scorso sulla Gazzetta Ufficiale. Questo nuovo soggetto politico che deve ancora riunirsi nel suo primo congresso, potrà però raccogliere contributi e le quote del tesseramento tenendole al sicuro dai voraci giudici di Cassazione che hanno fatto gridare Salvini al “processo politico” su una questione, per la verità, che di politico ha ben poco. Molto, invece, di malaffare, anche se darne la croce all’attuale leader della Lega (la prima, la seconda o tutte e due poco importa) ci appare come una forzatura.
Resta il fatto che la confusione esiste, e che eticamente parlando tutta questa storia non appare proprio limpida. Che deve pensare chi vuole tesserarsi quando ad esempio nella lista dei partiti che possono ricevere il 2X1000 compaiono entrambi i soggetti: la Lega Nord per l’Indipendenza della Padania e la Lega per Salvini Premier? In più, già da tempo Matteo Salvini ha annunciato che la Lega Nord non esiste più, ma che il partito ora si rivolge a tutta la Nazione, e quindi è ormai soltanto Lega. Poi però, ritroviamo quel Nord ben in vista sul sito, sulla tessera, sui vessilli, per non parlare dello statuto targato 2015 che ancora ha tra le finalità della compagine “il conseguimento dell’indipendenza della Padania”.
La spiegazione fornita dalla Lega stessa, riguardo alle questioni giudiziarie, è di certo alla base di tutto ciò, e servirà probabilmente al partito per continuare a finanziarsi senza restituire il famoso maltolto di Bossi e Belsito. Però, a voler essere maligni, si potrebbe anche pensare che, tutto sommato, se da una parte si invitano gli elettori del centro e del sud ad aderire alla Lega ormai sgombra dal quel “nordismo” un po’ becero che l’ha contraddistinta per decenni, bisogna offrire anche un contentino a chi si sente molto più padano che italiano e che, a torto o a ragione, compone ancora il nocciolo duro della base militante. Ma a pensare male, si sa, è peccato, fingiamo che certi cattivi pensieri non ci abbiano nemmeno sfiorato.