Santori: al Quirinale no all’uomo bianco settantenne. Lo sfondone xenofobo della sardina

Santori dice cose, parla di Quirinale e lancia uno sfondone dal retrogusto xenofobo e maschilista: basta con il settantenne bianco, meglio una donna perché sembra presto per parlare di un italiano di seconda generazione al colle.

E ci si domanda perché questo ragazzo non si impegni nel frisbee, come da programma elettorale e smetta di avventurarsi in analisi politiche che non gli si confanno. Perché l’affermazione che di primo acchito può sembrare solamente ingenua e qualunquista, nasconde in realtà un pensiero obsoleto, intriso di vecchiume e luoghi comuni, impastato di quella concezione patriarcale, maschilista e anche un po’ razzista che tanto la sinistra cerca maldestramente di scrollarsi di dosso declinando al femminile pure i pali della luce.

E corre l’obbligo di chiedersi perché ancora oggi occorra fare delle distinzioni di razza, sesso o religione per fare una valutazione rispetto al soglio quirinalizio. Questa considerazione cosa tradisce se non la volontà di porsi maldestramente nell’olimpo dei progressisti? Un goffo tentativo di dire qualcosa di sinistra, come a voler rispondere al grido d’aiuto di Nanni Moretti … Santori reagisci, di’ qualcosa, di’ qualcosa di sinistra, anche non di sinistra, di civiltà! E così la sardina si è svegliata dal torpore, ha tentato, ma ha fatto flop.

Rincorre le etichette, ripete a pappagallo, ma stendando, i mantra radical chic e cerca di mostrare quanto sia avanti nel proporre soluzioni innovative. Ma al sardone forse manca l’art. 84 Cost., che stabilisce i requisiti per diventare Presidente della Repubblica. In Italia può essere Capo dello Stato qualunque cittadino che abbia compiuto i 50 anni d’età e che abbia i diritti civili e politici, dunque i limiti sono negli occhi di chi vede, nella testa di chi pensa e nelle corde di chi suona la litania del politicamente corretto.

E se si smettesse di imporre stereotipi, iniziando invece a rimuovere gli ostacoli che si interpongono al raggiungimento degli obiettivi, questa sarebbe una Nazione migliore, in cui donne e italiani di seconda generazione non avrebbero alcun problema a diventare Presidenti della Repubblica o del Consiglio.

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4 Commenti

  1. Voglio sperare che le nuove generazione lo abbiano gia’ catalogato per quello che e’.
    Seppure gia’ indicato come il solito sghignazzante bla bla bla, puo’ riuscire a fare dei danni. Anche se ben pagato dal PD, costui sta cercando la via della lotteria, cioe’ conquistarsi una poltrona come hanno gia’ fatto quelli delle 5 stelle dell’oscuro firmamento.

  2. Questo signore che rappresenta la nuova generazione del partito democratico,dimostra totalmente,
    la arroganza e ignoranza di questa nuova elite PD. I suoi predecessore almeno sapevano pensare,prima di esprimersi.Auguri al PD con questi innesti di sardine.

  3. ottimo e divertente commento in toni cortesi e educati : io da ing cresciuto in cantieri extraeuropei dove per farti capire devi usare un altro linguaggio, aggiungo che questo signore si vada a rinchiudere nella scatola insieme alle sue sorelle sardine. Potrebbe essere una ottima occasione Santori per riflettere e proporre un pensiero di vera sinistra innovativo che collochi nelle malate ideologie di Forza Nuova la proposta Zan o l’utero in affitto. Per essere di sinistra e costruire una vera famiglia i rapporti tra figli e figlie del genitore uno e del genitore due vanno espletati in profondità, tanto dentro le pareti di una scatola solo Dio ti vede e Dio è una invenzione fascista visto che l’oppio da sempre è stato caro. Solo con queste idee innovative Santori puoi diventare il grande padre della odierna Sinistra e domani magari, quando le scatole si venderanno in formati più grandi, Presidente della Repubblica. Agisci prima che questa idea te la rubi il neocomunista di turno cresciuto nei salotti chic dove si modellano le nuove idee del futuro italiano. Suggerimento gratuito!

  4. E se si smettesse di pubblicare tanto assiduamente ciò che dice un cerebroleso? E se si smettesse di dargli tanta importanza? Non c’è da meravigliarsi se questo ignorantello parla, ma di più a chi lo megafonizza come se fosse un dio.

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