Voi ridete e scherzate ma per la libertà di satira ci è morta della gente prima e dopo Charlie hebdo,ultimo episodio quello del professore a Parigi decapitato per aver portato vignette satiriche in classe.a tutti voi esperti adesso resta solo da scegliere se sopportare un contenuto che non vi piace piegando la testa a un ideale di libertà, o essere la mano del mitra che spara,quellaB che decapita o come nel mio caso(ma solo perché ancora nessuno mi ha torto un capello e chissà quanto durerà)quella che tappa la bocca. #jesuispubble
Si sfoga così su Facebook la vignettista non conforme Pubble che firma anche la satira del nostro sito. Motivo? Le orde scatenate contro di lei per le ultime vignette che prendono di mira le contraddizioni del DDL Zan e il mondo LGBT con i suoi simpatizzanti. Un mondo, quello per così dire arcobaleno che a quanto pare è perfettamente a suo agio quando si tratta di dissacrare tradizione, religione e comune sentire nei pride e nelle altre occasioni da palcoscenico, ma che proprio non vuole sentire ragioni quando è colpito a sua volta dalla satira.
Ed è così che sui social di Pubble, in quello che sembra un bombardamento coordinato che fa invidia agli ormai lontani 2 minuti di odio di grillina memoria, compaiono frasi rivolte alla disegnatrice non allineate come “spero che ti stuprino gli immigrati che così tanto odi”, oppure “Quanto guadagni a vignetta? Spero abbastanza da poterti permettere una chirurgia plastica facciale visto quanto sei brutta”, ma anche perle tipo “tro..a, te stermino la famiglia”.
E così via in un crescendo di insulti, body shaming, frasi discriminatorie, minacce pesantissime come quelle di stupro e di omicidio con cui i tolleranti del pensiero unico provano a chiudere la bocca di Pubble, o meglio a spezzarle la matita in un assaggio del mondo che ci aspetta se lasceremo a questa ideologia dell’odio di riuscire a far approvare leggi che puniscono le opinioni con la scusa di tutelare minoranze.
Non ci riusciranno, perchè Pubble non è un personaggio della TV che deve rimangiarsi quello che pensa e dice per poter campare. Pubble è una donna libera che come tutti gli uomini e le donne libere di questo mondo è pronta a difendere il suo avamposto a tutti i costi, senza paura, per la libertà.
E noi siamo con lei. Ci saremo sempre, contro la censura e la dittatura del pensiero unico.