Sbloccato più del 99% delle risorse: efficienza e coerenza del governo Meloni

Un lavoro no-stop di approvazione e attuazione dei provvedimenti ha caratterizzato questi primi 14 mesi di governo Meloni. Un lavoro che ha visto in primo piano governo e Parlamento e che ha permesso il conseguimento di risultati molto importanti. Stando a quanto pubblicato da Il Sole 24 Ore, il governo si è riunito, dal 22 ottobre 2022 al 31 dicembre 2023, un totale di 64 volte, adottando 194 provvedimenti di cui 50 decreti legge, 66 decreti legislativi e 78 disegni di legge. Lavoro come detto continuo, a cui è seguito l’impegno della maggioranza parlamentare a convertire i vari provvedimenti in legge dando così via libera definitiva alle risorse finanziarie in essi stanziate. È proprio su questo punto che arrivano buone notizie per l’Italia: grazie a questa celerità, sono state liberati 102,58 miliardi su 103,52, equivalente al 99,1% delle risorse previste per gli esercizi finanziari del biennio 2022-2023. Cifre molto alte, dunque, che salgono oltre i 110 miliardi grazie agli 8,17 miliardi di euro attuando il governo stesso disposizioni legislative rimaste in sospeso dalla scorsa legislatura.

“Efficienza e determinazione: sono questi i due capisaldi che hanno caratterizzato il governo Meloni in questo primo anno di attività”: lo ha dichiarato Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, il quale ha parlato di “ennesima conferma del lavoro incessante che Giorgia Meloni sta portando avanti per il bene dell’Italia. Con Fratelli d’Italia – ha continuato Foti – finiscono sprechi, mancette e sperpero di denaro pubblico”. Per Foti, è terminata “quella stagione tanto cara alla sinistra in cui non venivano utilizzati i fondi finanziari a disposizione, o venivano usati malamente per favorire gli amici degli amici, in sfregio ai cittadini italiani”. L’efficienza del governo in questo ambito fa bene all’Italia: anche grazie lo sblocco continuo delle risorse, è stato possibile raggiungere gli ottimi risultati di politica economica fin qui conseguiti. “Se anche i precedenti governi avessero fatto allo stesso modo – ha tuonato Foti – la nostra Nazione sarebbe stata più forte e più salda economicamente”. Secondo Il Sole, poi, i decreti emanati dall’esecutivo riguardano per la gran parte sei macroaree di intervento: politiche fiscali; pubblica amministrazione; Made in Italy; giustizia, sicurezza e immigrazione; cultura e turismo; atlantismo e riforme costituzionali. Ulteriore riprova, questa, della coerenza del governo Meloni, che attua ciò che aveva promesso in campagna elettorale. Grazie al lavoro continuo dell’esecutivo, infatti, sono state possibili le varie misure in campo finanziario (leggi di Bilancio), fiscale (riforma e taglio del cuneo), giuridico (riforma della giustizia), europeo (rifiuto del Mes) e ancora tanto altro. Alla fine, per fare la differenza tra i governi è indispensabile valutare due fattori principali: efficienza e coerenza. In questo, il governo Meloni sta dimostrando di non avere rivali.

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