La nuova sede di Fratelli d’Italia in via Giorgio Pitacco ha aperto da neanche un mese, eppure è costantemente vittima di aggressioni da parte di una sinistra che non accetta ancora di aver perso le elezioni.
Il circolo è stato per l’ennesima volta bersaglio di atti vandalici giovedì notte, quando le serrande sono state imbrattate da frasi intimidatorie e minacciose ‘’Servi del Governo, il quartiere vi odia, andatevene via!’’ questo è quanto si legge. Un tentativo, vano, di intimorire i militanti impedendogli di svolgere l’attività politica sul territorio. All’odio comunista, la sezione prenestino-centocelle risponde con una festa, un incontro fissato per martedì 20 Febbraio alle ore 18, per mostrare unione, forza e solidarietà, contro la violenza.
“È abbastanza chiaro che l’intento sia quello di dissuadere e allontanare i cittadini, tra cui moltissimi giovani, che solitamente frequentano la nostra sede.
Noi preferiamo continuare la nostra attività quotidiana secondo i nostri valori tra i quali figura il contrasto della violenza politica di ogni genere e visto che per noi la Politica è principalmente partecipazione alla vita sociale, abbiamo organizzato una festa per ribadire il nostro netto no alla violenza. L’appuntamento è per Martedì 20 febbraio alle ore 18.00 in via Giorgio Pitacco 40.
Parteciperanno all’evento, tra gli altri, Fabio Rampelli, Roberta Angelilli, Paolo Trancassini, Massimo Milani, Marco Perissa, Fabio Roscani, Stefano Erbaggi e Federico Rocca, Marilena Noce, Walter Pacifico, Daniele Rinaldi e Leonardo Samà”.
Questo è quanto dichiarano in una nota gli esponenti romani di Fratelli d’Italia.
Imbrattare la sede di un partito politico non è espressione di conflittualità politica o di dissenso, è semplicemente un gesto vile, oltre che un reato. Ciò accade quando gli argomenti seri per la contrapposizione politica sana, scarseggiano. L’ennesimo atto violento, vergognoso, per intimorire chi crede e si batte per degli ideali.
Fratelli d’Italia continuerà a lavorare e a spendersi su ogni territorio e per l’Italia.
Ancora una volta la sinistra mostra il suo vero volto: menzogna e vigliaccheria, caratteri tipici di chi NON HA NULLA NEL CERVELLO se non segatura. Del resto l’esempio viene dall’alto: l’istigazione alla violenza parte dalla ‘buona’ Elly e dai suoi accoliti che trasmettono e propagandano un odio viscerale per tutto ciò che gli ricorda che il loro tempo è scaduto e la democrazia occidentale (diversa da quella russo-sovietica!) comporti un serio e sano confronto delle idee. Il Gran Maestro della Campania DE LUCA è l’oracolo vivente dell’odio più becero, ignorante e cafone che in 71 anni io abbia mai constatato: con i suoi ‘coloriti’ fuori onda e le sue sceneggiate mostra al mondo quanto un essere vile e codardo sia impresentabile. E ci sono giornalisti, opinionisti e politici che ancora lo giustificano. Anche il popolino ignorante osannava (nell’800) il banditismo!
È l’espressione palese del fallimento di una Sinistra ormai entrata in un processo di putrefazione politica.
Il confronto politico tra avversari deve essere frontale, leale e diretto con pratiche e mezzi che la Bataglia Politica ha usato tradizionalmente, conservando la dignità di chi attacca l’avversario. È vigliaccheria strisciando nel buio e sfogare la propria miseria scrivendo frasi che invece si possono dire apertamente con il coraggio dovuto al proprio averssario politico quando è realmente e fisicamente davanti a te.
Ma per fare questo bisogna essere muniti di “attributi”, cosa che non è prevista e non fa parte nel equipaggiamento “tattico” dei militanti Rossi che si sfogano nel bruciare l’immagine di chi dovrebbero combatterlo. Invece servono argomenti e proposte concrete. È l’unico modo per partecipare e dare un contributo nella vita politica della Nazione. Altrimenti è un indegno “abbaiare al vento”
I militanti Rossi devono dimostrare di essere al altezza di rappresentare una Sinistra seria, altrimenti nelle prossime sfide elettorali rischiate di non essere votati neanche da I vostri familiari.
Alush Lluga