Santa Sofia, la Grecia attacca la Turchia: provocazione per Occidente civilizzato.

La trasformazione di Santa Sofia in una moschea e’ una provocazione per l’Occidente e per l’intero mondo civilizzato. Lo ha dichiarato il portavoce governativo greco, Stelios Petsas – ripreso dall’Agenzia di Stampa NOVA – tornando oggi a criticare la Turchia per quanto avvenuto lo scorso venerdi’ 24 luglio a Istanbul. Il portavoce ellenico e’ quindi tornato sulle tensioni nel Mediterraneo orientale definendo “illegali” le esplorazioni energetiche annunciate da Ankara vicino a Castelorsso, in un’area sotto sovranita’ greca. Petsas ha precisato che la nave Oruc Reis e’ comunque rimasta ancorata al porto turco di Antalyia, mentre anche le imbarcazioni militari di Ankara sono rientrate in patria. “Continuiamo a monitorare la situazione con prontezza e determinazione”, ha dichiarato il portavoce.

La Grecia fara’ “tutto il necessario” per difendere i propri diritti sovrani in risposta ai piani della Turchia di procedere con le perforazioni energetiche a sud delle isole greche nel Mediterraneo orientale, ha dichiarato nei giorni scorsi il portavoce governativo di Atene, Stelios Petsas, mentre il premier Kyriakos Mitsotakis ha incontrato i leader dei partiti parlamentari per aggiornarli sulle tensioni con Ankara. “Il governo sta sottolineando a tutti i partiti che la Grecia non accettera’ una violazione dei suoi diritti sovrani e fara’ tutto quanto e’ necessario per difendere i suoi diritti sovrani”, ha affermato il portavoce. La Turchia ha diffuso la scorsa settimana un avviso ai naviganti per informare sul prossimo inizio di attivita’ esplorative in un’area compresa tra Cipro e Creta da parte dell’unita’ navale Oruc Reis.

La Grecia ha diffuso un segnale di avviso ai naviganti, Navtex, in risposta quello emesso nella serata di martedi’ 21 luglio da Ankara riguardo attivita’ esplorative di unita’ navali turche in un tratto di mare compreso tra le isole di Cipro e di Creta. Il Navtex diffuso dalla Grecia, dalla stazione di Iraklio a Creta, definisce “non autorizzato” l’avviso emesso in precedenza dalla Turchia: “Tutti i naviganti sono invitati a non rispettare il Navtex (turco)”, si legge nell’avviso diramato dalla Grecia. Il ministero degli Esteri di Atene ha criticato nelle scorse ore il Navtex inviato da Ankara evidenziando che in questo modo la Turchia “persiste nella violazione della legalita’ internazionale”. Atene ha evidenziato come, a differenza da quanto sostenuto da Ankara, il tratto di mare incluso nel Navtex e’ parte della piattaforma continentale greca e l’avviso turco “rappresenta un’escalation delle tensioni nella nostra regione”. Il ministero degli Esteri ellenico ha inoltre fatto sapere che l’ambasciata greca ad Ankara ha inviato una nota di protesta alla diplomazia di Ankara: “Richiamiamo la Turchia a cessare immediatamente le sue attivita’ illegali, che violano i nostri diritti sovrani e minacciano la pace e la sicurezza nella regione”.

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