“È vergognoso e inaccettabile che a un Ministro della Repubblica, come a qualunque persona, venga di fatto impedito di intervenire durante un evento pubblico, costringendolo ad abbandonare il palco, a causa dell’arroganza e della illiberalità di un branco di scriteriati contestatori che, con il loro fischi e i loro slogan, hanno dimostrato ancora una volta la loro pochezza umana e culturale, dando vita a uno squallido spettacolo che merita la condanna di tutte le forze politiche”. Lo ha dichiarato il Vice Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, on Edmondo Cirielli, in riferimento a quanto accaduto stamattina agli Stati Generali della Natalità. “Un comportamento inqualificabile, quello dei contestatori, che va evidentemente in contrasto con il principio della libertà di espressione. L’articolo 21 della Costituzione è chiaro: tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola. E nessuno, in uno Stato democratico, può arrogarsi il diritto di mettere a tacere chi la pensa diversamente. Questi sono segni evidenti di intolleranza e violenza, che non sono più in alcun modo tollerabili e indicano che c’è ancora il pericolo comunista in Italia. Tutta la mia solidarietà al Ministro Roccella”, ha concluso Cirielli.