“I trent’anni dalla strage mafiosa di via dei Georgofili, che portò via la vita a cinque persone e tentò di distruggere il cuore del nostro patrimonio artistico, ci impongono una riflessione profonda su quanto sia stato fatto nella lotta alla criminalità organizzata, ma anche di quanto sia altrettanto necessario non abbassare la guardia. Lo Stato oggi è più forte, anche grazie al sacrificio di uomini come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, e come le piccole Nadia e Caterina Nencioni, strappate alla vita la notte fra il 26 e il 27 maggio 1993, i cui nomi devono essere costantemente presenti nella nostra memoria. I simboli di quel periodo di stragi, visibili in questi giorni, come l’auto ‘Quarto Savona Quindici’, in cui morirono il giudice Falcone e sua moglie Francesca Morvillo, così come la presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella a Firenze per commemorare le vittime, sono la rappresentazione tangibile dell’importanza della memoria. E mai come oggi, il ricordo deve essere per noi esempio di forza e di contrasto costante a tutte le mafie”. Lo affermano, in una nota, i parlamentari toscani di Fratelli d’Italia.