“La strage di Vergarolla è stata una delle pagine più feroci del lungo dopoguerra del confine orientale italiano”. Il ministro per i rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, ha ricordato così i tragici avvenimenti di Pola del 18 agosto del 1948, nel corso di una conferenza stampa alla Camera dei Deputati in cui è stata presentata una Pdl per la tutela e la promozione della memoria delle vittime di quella strage e l’istituzione della giornata nazionale del ricordo dei martiri di Vergarolla, a prima firma del deputato di Fratelli d’Italia Nicole Matteoni. “Fu una delle tante pagine strappate della storia italiana per viltà o per interesse. una strage anti-italiana, realizzata con l’obiettivo di impedire ai nostri connazionali di rimanere nel loro territorio e nelle loro case”.
Proprio Nicole Matteoni spiega il significato di questa proposta di legge: “È la prima strage della storia repubblicana italiana. Nell’esplosione di 20 ordigni furono spezzate le vite di almeno 100 persone, solo 64 furono identificate e un terzo delle vittime erano bambini. Proprio per avere una memoria nazionale condivisa, Fratelli d’Italia ha voluto presentare una proposta di legge, a mia prima firma, e dare finalmente giustizia e verità ad una pagina di storia italiana dimenticata”.
Il capogruppo di Fratelli d’Italia alla camera, Galeazzo Bignami ha sottolineato che la strage di Vergarolla “è anche una pagina di storia nazionale di cui si sono perse per lungo tempo le tracce. Del tutto assimilabile, purtroppo, alla tragedia delle Foibe, con la rimozione di una pagina di storia patria che attinge a un profilo di identità nazionale, di radici e di cultura tricolore. una strage che segna uno dei punti più tragici della tragedia che ha attraversato le terre di Istria, Fiume e Dalmazia. Per il numero di persone uccise, di bambini, per la dinamica particolarmente cruenta e criminale”.
Walter Rizzetto, presidente della commissione Lavoro a Montecitorio, ha parlato di “evento tragico, avvenuto dopo pochi mesi dalla nascita della Repubblica italiana, che come tutte le vicende del confine orientale e del dramma dell’esodo dalle terre istriane e dalmate, non ha ricevuto e continua a non ricevere la memoria ed il riconoscimento dovuti. La proposta di legge si inserisce nel più ampio contesto del ricordo e della testimonianza dell’eccidio e dell’esodo degli italiani della Venezia Giulia e della Dalmazia”.
Infine il capogruppo di FdI in commissione Cultura a Montecitorio, Alessandro Amorese, ha spiegato che “questa pdl è fondamentale perché si inserisce nel lungo lavoro per riempire le pagine di storia di capitoli strappati per toglierli dall’oblio e dalla polvere. E, insieme ed oltre al treno ed al museo del ricordo, partirà inoltre l’iniziativa della rete d’archivi sull’esodo e i campi profughi degli esuli istriani”.