Sumy, la Domenica insanguinata che scuote l’Occidente: l’America cambia tono

Domenica 13 aprile 2025. Mentre i fedeli ucraini si preparavano a celebrare la Domenica delle Palme, la città di Sumy è stata colpita da un attacco missilistico russo che ha causato almeno 34 morti, tra cui due bambini, e oltre 100 feriti. I missili hanno colpito il centro cittadino, devastando edifici residenziali, una scuola e un ospedale pediatrico.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha definito l’attacco un atto di terrore deliberato e ha chiesto una risposta internazionale più forte.

Il massacro di Sumy: un attacco al cuore dell’Ucraina

L’attacco a Sumy rappresenta uno dei più gravi episodi di violenza contro i civili dall’inizio del conflitto. I missili russi hanno colpito aree densamente popolate, inclusi edifici residenziali, una scuola e un ospedale pediatrico. Le autorità locali hanno dichiarato tre giorni di lutto cittadino, mentre le immagini della devastazione hanno fatto il giro del mondo.

Washington reagisce: la Casa Bianca condanna l’attacco

Negli Stati Uniti, il segretario di Stato Marco Rubio ha definito l’attacco “un tragico promemoria del motivo per cui il presidente Trump e la sua amministrazione stanno dedicando così tanto tempo e sforzi per cercare di porre fine a questa guerra e raggiungere una pace giusta e duratura”. Tuttavia, l’amministrazione Trump ha evitato di esercitare pressioni dirette su Mosca, a differenza dell’Europa, che continua a imporre sanzioni.

Meloni: “Attacco vile”, l’Italia condanna con fermezza

La premier italiana Giorgia Meloni ha condannato con fermezza l’attacco di Sumy, definendolo “un attacco vile” e sottolineando che “la Russia ha superato il limite della decenza e dell’umanità”. Meloni ha ribadito il pieno sostegno dell’Italia a Kiev e ha chiesto che la comunità internazionale resti compatta nel condannare con forza questi attacchi efferati contro i civili.

Zelensky: “Il mondo deve mostrare coraggio”

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha esortato la comunità internazionale a mostrare coraggio e a fornire maggiore supporto all’Ucraina. Ha sottolineato che “la Russia non ha paura. Ecco perché continua a colpire. È il mondo che deve mostrare coraggio adesso”.

Un bivio per l’Occidente

L’attacco di Sumy rappresenta un punto di svolta nel conflitto tra Russia e Ucraina. La brutalità dell’attacco ha suscitato una forte reazione internazionale e potrebbe influenzare le future decisioni politiche degli Stati Uniti e dell’Europa. L’Occidente si trova ora di fronte a una scelta: intensificare il sostegno all’Ucraina o rischiare di vedere ulteriori atrocità commesse impunemente.

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Leo Valerio Paggi
Leo Valerio Paggi
Leo Valerio Paggi per La Voce del Patriota.

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