Tax free, da febbraio l’abbassamento della soglia: aumenta la competitività dei prodotti locali

Andrà in vigore tra pochi giorni, il primo di febbraio, il deciso abbassamento, voluto dal governo, della soglia per i cosiddetti acquisti tax free, previsto nella nuova finanziaria approvata dal Parlamento. L’importo è più che dimezzato: da 154,94 euro a 70 euro. Stando alle previsioni, la misura permetterà, in presenza di una iniziale perdita di 30 milioni per l’Iva da rimborsare sui prodotti, un flusso addizionale di extragettito di circa 119 milioni di euro l’anno.

L’abbassamento della soglia segue quanto già fatto nel resto d’Europa: la Francia l’ha abbassata a 100 euro nel 2020, la Grecia a 50, stessa soglia di Portogallo, Olanda e Belgio; non hanno invece una soglia la Spagna, la Germania. I vantaggi di una tale misura tuttavia, non si faranno sentire solo a livello finanziario: a giovarne sarà infatti soprattutto il commercio locale, le piccole e medie imprese dei piccoli centri che il turismo internazionale sta man mano riscoprendo e preferendo. Ha esultato per questo il ministro del Turismo Daniela Santanchè: “Anche l’Italia, finalmente, riduce la soglia economica minima per accedere al servizio, fornendo un’opportunità unica per la promozione del Made in Italy, e, in particolare, per lo sviluppo dell’artigianato locale”. È questo infatti l’obiettivo del governo Meloni: “Sostenere la ripresa della filiera del turismo nazionale e potenziare il rilancio a livello internazionale dell’attrattività turistica italiana”.

Grazie a questa nuova misura, infatti, la domanda turistica subirà un aumento, a cui farà seguito la crescita di investimenti e consumi: l’abbassamento della soglia tax free, in pratica, incrementa la competitività dei prodotti locali, verso i quali è maggiormente rivolta l’attenzione del governo. Risposte favorevoli, infatti, arrivano proprio dai rappresentati di categoria e delle federazioni commerciali italiane: “Questa misura – ha commentato Giulio Felloni, presidente di Federmoda Italia – darà la possibilità di vendere di più anche nei negozi fisici di fascia media o quelli di prodotti artigianali ma non griffati, magari nei piccoli centri che si stanno dimostrando sempre più attrattivi agli occhi dei turisti extraeuropei”.

L’abbassamento produrrà, come detto, una maggiore competitività dei prodotti italiani soprattutto per quei turisti che scelgono più tappe europee: ci si aspetta un incremento della spesa da parte dei cinesi, con riguardo specialmente ai cosiddetti ‘last gift’, degli inglesi, che al momento spendono poco in Italia, e degli svizzeri. Ma anche il settore del lusso ha buone aspettative di crescita grazie alla misura: “Ci aspettiamo – ha detto Guglielmo Miani, presidente di Montenapoleone District – sicuramente un effetto positivo. Prevediamo che l’iniziativa possa essere di stimolo per lo shopping elvetico nel nostro distretto, considerando che le presenze sono sempre state storicamente contenute”.

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