Considerando i lamenti dell’USIGRAI e di una controparte politica che soffre sovente di memoria corta, mai memore delle innumerevoli lottizzazioni della rete nazionale italiana avvenuta da molti anni a questa parte, Il Premier Giorgia Meloni ha deciso di sdrammatizzare sulle accuse infondate a lei rivolte.
Il Presidente del Consiglio italiano avrebbe deciso di rinominare la sua rubrica web “Gli appunti di Giorgia” in “TeleMeloni”, affermando che questa sia l’unica emittente degna di questo nome. Insomma, alle chiacchiere senza distintivo, Giorgia – così come ama farsi chiamare dai suoi sostenitori – ha deciso di reagire con l’ironia che la distingue dal grigiore politico che spesso imperversa nelle aule del Parlamento.
Altro che autoritarismo, le inconsistenti accuse di un opposizione che non sa neanche da dove ricominciare dopo aver perso il bandolo della matassa tanti anni fa, tanto da ridursi ad avere correnti che rendono le proprie coste collettive frastagliate e prive di collegamenti, inizialmente in difficoltà persino negli accordi interpersonali per le candidature europee.
Nell’epoca in cui albeggiano in Italia, per l’ennesima volta, le forti critiche anti-populiste – come se i Partiti non dovessero agire per le persone anziché per un mero interesse individuale -, il Premier Meloni ha deciso di essere popolare, facendosi amare dal suo pubblico per la schiettezza e per la serietà politica, ma anche per l’umiltà con cui si interfaccia nel dialogo con i suoi sostenitori.
Nonostante le dita puntate di chi la vorrebbe disegnare come flagello della società civile e sociale contemporanea, le sue politiche sarebbero fortemente improntate verso l’attenzione delle classi sociali più deboli: la Carta “Dedicata a te” è solo uno dei tanti provvedimenti che l’attuale Governo starebbe applicando per consentire alle classi sociali a rischio di riacqusire la propria dignità. Inoltre, Giorgia Meloni sembra aver perfettamente compreso quali siano i problemi che attanagliano la Nazione italiana, tant’è che le iniziative a Caivano sembrano indicare la volontà di essere presenti in qualità di Portavoce delle istituzioni, laddove le associazioni a delinquere mafiose rischiano di sostituire lo Stato e la legalità.
L’agenda di Giorgia Meloni, con cui il Presidente del Consiglio spiega le azioni programmate dal governo, è una mossa comunicativamente molto utile, al fine di raggiungere un pubblico decisamente ampio e su larga scala. Una scelta capace di semplificare la comunicazione e l’interazione delle persone sulle piattaforme online, certamente ormai nessuno è immune all’hating, anche se molti degli account presenti sul web dediti a questa attività sembrano prevalentemente fake.
Qualcuno avrebbe altresì da ridire sulla scelta del Premier sulla selezione del nome all’interno delle schede elettorali per il plebiscito europeo, poiché in questo caso si potrà votare l’attuale Presidente del Consiglio scrivendo semplicemente Giorgia: chi rivolge critiche in tal senso, definendola una trovata del tutto sbagliata. Stavolta i detrattori non avrebbero fatto i conti con quel fenomeno che ha reso Giorgia Meloni un “Leader popolare”, ma d’altra parte sembra che ormai le opposte fazioni non sappiano esattamente dove attaccare il Premier per evitare l’avanzata di FDI all’interno delle istituzioni UE.