Tempesta perfetta in arrivo su Di Maio: la base grillina in subbuglio

“Siamo tutti a termine, anche Di Maio”. A pronunciare questa sentenza è Gregorio De Falco, ve lo ricordate? Il comandante che dalla Capitaneria di Porto intimava a Schettino di tornare a bordo della Costa Concordia che stava affondando? Ebbene, per un paio di parole urlate a gran voce (Torni a bordo, cazzo!), De Falco divenne una sorta di eroe nazionale, anche se non si comprende bene perché. Probabilmente perché, mentre faceva il suo lavoro, poté godere del confronto ravvicinato con il pusillanime Schettino. Grazie a tutta la pubblicità che gli arrivò da quella notte tragica, De Falco ha poi ricevuto l’offerta di candidarsi per i 5stelle, che lui ha colto al volo, per ritrovarsi in meno che non si dica, in Parlamento.

E oggi, udite… udite…, il comandante De Falco – ma forse è più giusto dire “il senatore De Falco” – lo ritroviamo addirittura nella fronda grillina contro Di Maio e quelle posizioni leghiste che parte del Movimento non digerisce. Con lui, a menare la grancassa, anche la biologa Elena Fattori, che non si fa intimorire dalla minaccia di essere espulsa, cosa che in altri tempi in seno al Movimento avveniva con facilità estrema. Per Elena espellere i dissidenti vuol dire dare segnali di debolezza, come se all’interno dei 5stelle si elaborassero pensieri così sottili. De Falco, invece, pare non abbia dato soddisfazione al sottosegretario Stefano Buffagni che a Radio Capital, a domanda aveva risposto: “Conoscendo De Falco, penso si dimetterà e tornerà al suo lavoro”.  Probabilmente, il lupo di mare ha già messo in conto quella che è più di una possibilità, visto tra l’altro l’accoppiata “limite 2 mandati e dirigenza grillina capace di cambiare le regole a piacere dall’oggi al domani.” Del resto, De Falco l’ha pure detto in coda a  un suo comizio, quando ha provocato : “Non sarò io a dire a di Maio “che fai, mi cacci”?” Facendo il verso alla famosa diatriba Fini-Berlusconi.

Ma cosa ha innescato tutte queste tensioni? Qualcuno risponderà la manovra finanziaria e il discutibile reddito di cittadinanza, altri diranno il decreto sicurezza, e altri ancora risponderanno le modifiche alla prescrizione che il Movimento 5stelle ha ora tirato fuori come un coniglio dal cilindro, ma basta leggere queste ultime due righe per comprendere che sono davvero tante le problematiche che dividono la Lega dal Movimento 5 stelle e, del resto, come potrebbe essere altrimenti.

Sembra che in Italia tutti, a cominciare da Salvini e Di Maio abbiano dimenticato che le due formazioni hanno fatto campagna elettorale una contro l’altra, e con toni e modi il più delle volte parecchio bruschi. Quindi, che improvvisamente fosse scoppiata la  pace, che tutti i disaccordi fossero evaporati, e che i due gruppi politici avessero trovato una linea comune, sarebbe stata utopia. Perciò a noi popolo fuori dalle auguste stanze, non resta che stare vedere cosa accadrà. Se resisterà la voglia di potere e di governo e, in un modo o nell’altro, cedendo ognuno qualcosa, Lega e 5stelle troveranno una sintesi o se, alla fine, dopo qualche schermaglia protratta nel tempo, andranno tutti a casa in attesa di nuove elezioni. Tanto più che da sondaggi diffusi, attualmente il centrodestra starebbe oltre il 47%, e questo potrebbe davvero ingolosire non poco Salvini…

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RK Montanari
RK Montanarihttps://www.lavocedelpatriota.it
Viaggiatrice instancabile, appassionata di fantasy, innamorata della sua Italia.

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