Terzi (FdI): ampie convergenze tra Italia e Francia in vista del Consiglio Europeo

Importanti convergenze sono state riscontrate nelle posizioni di Italia e Francia in vista del prossimo Consiglio europeo. In un incontro svoltosi in Senato, a Palazzo Cenci, il ministro francese per l’Europa Jean-Noel Barrot, il presidente della Commissione affari europei del Senato, Giulio Terzi (Fdi) e la vicepresidente della Commissione affari europei della Camera, Marianna Madia (PD), hanno convenuto sulla necessità di operare congiuntamente sui molti dossier di interesse comune, dando così anche attuazione al Trattato del Quirinale.

C’è il tema della difesa comune europea, dove occorrerà portare avanti il disegno strategico di acquisti in comune, secondo le proposte della Commissione europea e per dare ulteriore e convinto sostegno all’Ucraina. C’è l’urgenza di adottare misure a sostegno della filiera agricola, a partire da una forte semplificazione della normativa. C’è la necessità di continuare a rafforzare gli strumenti del patto europeo per la migrazione e l’asilo, soprattutto nella sua dimensione esterna, in coerenza con il Piano Mattei. Si è discusso anche della necessità di lottare contro la disinformazione, sempre più insidiosa, portata avanti nei confronti dei paesi europei anche per orientarne le determinazioni in vista delle prossime elezioni di giugno. Anche l’attuazione del nuovo patto di stabilità ha fatto registrare una visione comune delle regole europee, che devono essere indirizzate a favorire lo sviluppo e la crescita.

Secondo Terzi, il ruolo importante nell’Unione del partenariato tra Italia e Francia potrà contribuire a orientare le decisioni europee su posizioni coerenti con il nostro interesse nazionale.

In conclusione, riprendendo un accenno del Ministro Barrot al sostegno da parte del Senato francese alla difesa delle nazioni vittime dell’aggressione russa, Terzi ha sottolineato, in vista proprio della Giornata internazionale della donna di domani, il forte significato che deve avere un esplicito e convinto sostegno a due grandi esempi di donne che lottano per la libertà, la giustizia e lo Stato di Diritto nei loro Paesi: Yulia Navalnaya, che coraggiosamente raccoglie l’eredità politica e morale del marito vittima del regime di Putin, e Sviatlana Tsikhanouskaya, presidente del Governo Unitario di transizione della Bielorussia formatosi dopo le elezioni truffa di Lukashenko del 2020.

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