Una questione di fondamentale importanza economica, strategica e di sicurezza nazionale.
Parliamo della vicenda della rete italiana di telecomunicazioni che fino a poche settinane fa il Governo puntava a mettere in capo a TIM in un regime di monopolio. Un prrocesso interrotto solo grazie a Fratelli d’Italia che ha preteso e ottenuto che la questione diventasse oggetto di dibattito e decisione parlamentare.
“FdI ha interrotto un corso che sembrava inarrestabile e oggi la nostra proposta raccoglie sempre più consensi tra forze politiche di maggioranza e opposizione”, scrive Meloni al Corsera.
Il Presidente di Fratelli d’Italia ha spiegato: “La nostra visione è chiara: la rete italiana di telecomunicazioni è un’infrastruttura strategica che deve essere unica, di proprietà pubblica e su cui gli operatori possono vendere i loro servizi in regime di libera concorrenza. Non vogliamo il ritorno al monopolio, ma il più alto livello di competizione tra gli operatori sul terreno dei servizi offerti. Non vogliamo che potenti operatori stranieri o fondi speculativi possano minare la sicurezza delle nostre infrastrutture strategiche sulle quali viaggiano dati sensibili della PA o del nostro sistema industriale. È la stessa visione che abbiamo anche su tutte le altre reti e infrastrutture strategiche: la proprietà deve essere pubblica mentre la gestione può essere pubblica o privata, purché nel rispetto della concorrenza e dell’interesse nazionale”.
Interesse nazionale che è la stella polare che fa da riferimento per tutta l’attivita politica di FDI, come abbiamo già raccontato più volte dalle colonne di questo giornale.
“È un dibattito cruciale per il futuro della nostra Nazione, che non possiamo trascurare,” ha ben detto Meloni che assicura ancora una volta il contributo del suo partito per “un progetto nazionale di sviluppo che assicuri indipendenza, competizione e innovazione”.
Leggi l’editoriale pubblicato dal Corriere della Sera qui.