L’8 giugno il Presidente Meloni, dopo il bilaterale con Scholz, incontra anche il Presidente dell’Uzbekistan Shavkat Mirziyoyev.
Al termine dei colloqui, è stata adottata una dichiarazione congiunta da parte delle due Nazioni.
Prima di analizzarne il contenuto, occorre ricordare che l’Uzbekistan è un paese molto complesso, connotato da gravi problemi interni, ma che allo stesso tempo vorrebbe diventare un nuovo punto di riferimento per investimenti e affari mondiali.
Il lavoro è ovviamente molto complesso e lungo da realizzare, dovendo agire in questo vasto territorio in primis sul versante sociale e culturale. Ma, con le giuste misure da adottare e con una cooperazione adatta, non impossibile.
È stato ribadito come le relazioni tra i due Paesi si basano sui “principi del rispetto reciproco della sovranità, indipendenza, integrità territoriale statali e la non ingerenza reciproca negli affari interni, nonché sulla fiducia reciproca e sulla convergenza di interessi in vari campi”.
In generale la dichiarazione ha voluto stabilire delle relazioni di partenariato strategico con l’obiettivo di approfondire e ampliare la cooperazione tra i due Paesi e le relative società civili, sia in forma bilaterale che multilaterale.
Inoltre, come si legge nel testo, “Tale partenariato strategico prevede una cooperazione rafforzata” in molti settori. In particolare, è stato istituito che almeno “una volta ogni due anni in Italia e in Uzbekistan, a rotazione” ci sia un Dialogo Strategico, per “discutere di relazioni bilaterali e di temi globali e regionali di interesse comune”. Si intende rafforzare ed espandere della cooperazione militare e tecnico-militare, nonché quella in ambito legale, economico e commerciale.
È stata ribadita anche la promozione “delle forme già esistenti e nuove della cooperazione culturale ed umanitaria”, attraverso la diffusione dei rispettivi patrimoni e progressi culturali attraverso mostre ed eventi culturali e artistici, l’attuazione di programmi e progetti congiunti, creazione di joint ventures, scambio di scienziati e specialisti e altre forme di cooperazione nel campo della conservazione, della protezione, dell’uso e del restauro del patrimonio archeologico, artistico e culturale attraverso lo scambio di informazioni, esperienze, pubblicazioni congiunte e visite di esperti.
Giorgia Meloni, attraverso una comunicazione sui social, ha dichiarato: “Lieta di aver accolto a Palazzo Chigi il Presidente della Repubblica dell’Uzbekistan, Shavkat Mirziyoyev. Un proficuo incontro nel quale abbiamo dialogato sul rafforzamento della nostra cooperazione in molti settori che ci uniscono, a partire dall’economia ma anche nel campo dell’industria della Difesa e della cultura. La firma di importanti Accordi e l’adozione di una dichiarazione congiunta offrono l’opportunità di elevare le nostre relazioni al livello di partenariato strategico e di scrivere un nuovo capitolo di amicizia tra le nostre Nazioni. L’Uzbekistan ha grandi potenzialità ed è un partner importante per l’Italia e intendiamo accrescere la nostra collaborazione in ogni ambito, anche in chiave regionale”.
La dichiarazione di intenti adottata a Palazzo Chigi rappresenta un passo in avanti nelle relazioni tra Italia e Uzbekistan. Quest’ultimo è ancora un Paese caratterizzato da instabilità e difficoltà, ma che nel panorama geopolitico è fondamentale. È un Paese che ha ancora necessità di stabilizzarsi, ma che possiede enormi risorse a cui poter far riferimento per aumentare la cooperazione strategica.
Sempre nel rispetto dei principi di sovranità, di democrazia, di libertà e di uguaglianza, tale cooperazione potrà dare dei risultati significativi, aiutando anche l’Uzbekistan ad inserirsi adeguatamente nello scenario internazionale.