Il turismo come volano dell’economia, come fattore per la crescita del pil. Se ne è parlato a Ischia, nella splendida cornice dell’hotel Continental, in un convegno organizzato dall’Ecr Party, il partito conservatore europeo presieduto da Giorgia Meloni, e il cui segretario è Antonio Giordano, deputato di Fratelli d’Italia. E proprio esponenti di Fdi, coadiuvati da esperti dei vari settori legati alla filiera, hanno esposto la linea politica e definito gli obiettivi del comparto a livello nazionale ed europeo.
Il ministro del Turismo Daniela Santanché ha ricordato quello che l’Esecutivo, in pochi mesi, ha già fatto “per riavviare un settore che durante il covid ha pagato il prezzo più alto e quindi il governo continuerà a sostenerlo”. Ma, ha aggiunto, “abbiamo già investito 1 miliardo e 380 milioni per le strutture ricettive e quelle termali. Abbiamo poi avviato anche un altro fondo, di 500 milioni, per il sostegno al turismo sostenibile”. Un impegno che sta già producendo i suoi frutti se è vero “che i dati dell’estate 2023 sono ottimi, e sicuramente supereremo la stagione 2019, quella prepandemica, che era stata storica per il turismo”.
Per il capogruppo di Fdi alla Camera Tommaso Foti i vari settori non devono essere in lotta tra loro. Alberghi, B&B e case vacanza ad esempio devono cooperare perché possiamo aumentare notevolmente i margini di miglioramento già ottenuti rispetto al passato e avere una percentuale di pil ancora più alta.
Di crescita ha parlato anche Ylenja Lucaselli, capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione Bilancio: “Il turismo è cultura e conoscenza ma non dobbiamo mai dimenticare che è un importantissimo volano dell’economia nazionale. L’indotto economico produttivo collegato al turismo è fondamentale e va incentivato anche attraverso mirate politiche fiscali. Il governo Meloni ha già intrapreso questo percorso in Italia con la legge di bilancio e con la delega fiscale e sono certa porterà questa consapevolezza anche in Europa”. Lucaselli ha anche ricordato che “le piccole imprese e realtà italiane possono competere in tutto il mondo valorizzando le proprie uniche specificità e in questo percorso vanno supportate come il governo ha già iniziato a fare attraverso politiche mirate e di settore”.
Il segretario generale dell’Ecr Party Antonio Giordano ha ricordato che “il partito europeo, guidato da Giorgia Meloni, avendo sempre presenti i valori della famiglia e delle radici religiose, con personalità prestigiose ha prospettato soluzioni pragmatiche per la ripresa e lo sviluppo dell’impresa del turismo, grande espressione di cultura e libertà”. Perché il discorso va affrontato anche fuori dai confini italiani. Infatti, per il Capo delegazione di Fdi-Ecr al Parlamento Europeo, Carlo Fidanza, “le politiche europee per il turismo devono garantire risorse economiche per la competitività del settore, rispetto delle specificità nazionali, ma anche regole uguali per tutti i cittadini europei di fronte alle piattaforme digitali. Nei prossimi mesi lavoreremo sulla revisione delle norme sui diritti dei passeggeri e sui pacchetti di viaggio, che saranno fondamentali in questa direzione”.
Insomma, anche in Europa il partito conservatore europeo guidato, da Giorgia Meloni, vuole ottimizzare i risultati di una risorsa importante non solo per l’Italia, ma anche per l’Unione, per questo è fondamentale il lavoro che l’Europa sta facendo sul turismo sostenibile, come ha sottolineato il presidente della Commissione Cultura a Montecitorio Federico Mollicone, che ha offerto un contributo anche in termini statistici. “Entro il 2030 ci saranno 1800 milioni di viaggiatori globali e già oggi il turismo rappresenta il 5% del pil mondiale diretto. Per questo è essenziale favorire la transizione verso il turismo sostenibile. Una direzione che noi abbiamo già intrapreso. In particolare, tra i nati dopo il 1981, che rappresentano metà dei turisti italiani, il 94% è attento alle opzioni di viaggi sostenibili”.
Largo spazio, infine, è stato dedicato a settori ancora di nicchia del turismo. “Con il ministro Tajani stiamo lavorando sul turismo delle radici – ha detto il ministro Santanché – il cosiddetto turismo di ritorno. Abbiamo 80 milioni di italiani che hanno legami di sangue con la nostra patria e quindi faremo iniziative perché dobbiamo tenerli legati all’Italia e farli tornare”. Sul turismo religioso Gianluca Caramanna, Capogruppo di Fdi in commissione Attività Produttive alla Camera, ha ricordato che “ci sono molti sentieri religiosi che non sono conosciuti ma non per questo sono meno importanti o belli di tanti noti. Il turismo religioso è sostenuto principalmente da under 40 perché legato allo stile di vita sano, al turismo lento e al contatto con la natura”.