“La stretta sui fitofarmaci e le politiche in ambito agroalimentare, dal Nutriscore all’accanimento contro gli allevamenti, volute dall’Unione Europea sono solo l’ennesima dimostrazione di una politica demagogica della sinistra in Europa che mette a rischio 1.400.000 lavoratori del comparto agroalimentare nazionale. Le esportazioni delle eccellenze agroalimentari del Made in Italy che verranno maggiormente penalizzate dalla riforma – come ortofrutta, vini, formaggi, pasta, riso – hanno fatto registrare nel 2022 un fatturato complessivo superiore ai 34 miliardi di euro; l’intero comparto esporta beni per 60 miliardi di euro. I dati dello studio di Fondazione Edison e Fondazione Sambucini indicano bene quale sia il ruolo dell’agricoltura per l’economia nazionale: per questo, non possiamo che condannare e contrastare politiche che hanno come obbiettivo quello di uccidere produzioni nazionali floride come l’agricoltura per condannare le persone alla povertà perenne e al reddito di cittadinanza, favorendo allo stesso tempo con scelte come quella del Nutriscore o delle carni sintetiche le multinazionali”.
Così il senatore di Fratelli d’Italia, Luca De Carlo, presidente della IX Commissione – Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare al Senato.