Ue, Donazzan (FdI-Ecr): astensione su Fondo Sociale Europeo per criticità ideologiche e rigidità obbiettivi

“Il Gruppo ECR riconosce l’importanza del Fondo Sociale Europeo per i cittadini e le imprese dell’UE. In commissione EMPL ha sostenuto il lavoro, come riscatto sociale e la formazione professionale quali pilastri di questo fondo. Inoltre, abbiamo voluto una maggiore attenzione al problema del calo demografico e alle misure per contrastarlo; quali un miglior sostegno alle famiglie e ai giovani, per un’efficace conciliazione tra lavoro e vita privata e un miglior accesso ai servizi di base nelle zone a maggior rischio di spopolamento, come le zone montane ed interne”. Così l’eurodeputata di Fratelli d’Italia Elena Donazzan, relatore ombra per il Gruppo ECR della Relazione sul Fondo sociale europeo Plus post-2027
votata oggi dalla Plenaria del Parlamento Europeo.
“Ci rammarica, però, aver riscontrato nel testo criticità importanti. In primo luogo, il sostegno al gender, perché non si capisce che cosa c’entri il FSE+ con presunte discriminazioni che non esistono di fatto in Europa: questo sembra più un tentativo di inserire qualche parola d’ordine per fare contenta una visione ideologica che nulla a che fare con la qualità della vita, del lavoro e della società. In secondo luogo, non possiamo accettare l’imposizione di obiettivi rigidi in termini percentuali, che non rispettano le differenze nazionali e la necessaria flessibilità nella programmazione e nella spesa dei fondi del FSE+ da parte degli Stati membri. Per tutti questi motivi, abbiamo scelto un voto di astensione.
Abbiamo anche sostenuto gli emendamenti del PPE e sono passati tutti. Così, abbiamo migliorato il testo e si tratta di un risultato straordinario”, conclude la vicepresidente di ITRE.

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