Ue, Fidanza (FdI-Ecr): chiediamo riforma Patto Stabilità adeguata

“Il governo Meloni ha varato una legge di bilancio da 28 miliardi, nonostante 20 miliardi di buco del superbonus e 13 miliardi di maggiori interessi sul debito a causa delle scelte sciagurate della BCE”. Così il capodelegazione di Fratelli d’Italia-Ecr al Parlamento europeo Carlo Fidanza in un’intervista al quotidiano La Verità . “Abbiamo rimodulato con successo il Pnrr, siamo il primo Paese a ricevere la quarta rata, abbiamo applicato un approccio serio e responsabile ai conti pubblici. Forti di queste ragioni, chiediamo una riforma del Patto adeguata che tenga conto degli investimenti compiuti, in primo luogo quelli previsti dalle priorità europee: parlo della transizione green e digitale e delle spese per la difesa, stante il nostro impegno a fianco dell’Ucraina”. Alla domanda sulla tempistica Fidanza risponde: “Prima dobbiamo finire di ripagare il Pnrr mettendolo a terra nel suo complesso, e solo dopo potremo occuparci della riduzione del debito, che comunque dovrà essere sostenibile. La partita è in corso: siamo ottimisti, ma non firmeremo un Patto che non risponderà alle nostre esigenze. Abbiamo già il fardello del superbonus che ci accompagnerà per i prossimi tre anni: accettare nuove regole restrittive sul Patto significherebbe avere margini di manovra troppo angusti nelle prossime leggi di bilancio. Rispetto a una riforma penalizzante, – prosegue Fidanza a La Verità – sarebbe certamente meglio procedere verso una soluzione “ponte”, che possa consentire un atterraggio morbido verso una riforma più compiuta, con una Commissione che abbia un mandato politico pieno, in grado magari di riflettere equilibri politici differenti. Insomma, se la trattativa non si chiudesse, potrebbe non essere un dramma: meglio una pausa di riflessione piuttosto che accettare un accordo capestro”.

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