“Finalmente oggi l’Europa si appresta a fare proprio un grande principio di civiltà, e sotto la spinta e l’esempio di leggi come quella italiana sull’amministrazione di sostegno si accinge a normare un ambito particolarmente sensibile. A breve la Commissione Giuridica del Parlamento Europeo e l’Aula voteranno la proposta di “Regolamento relativo alla competenza, alla legge applicabile, al riconoscimento e all’esecuzione delle misure e alla cooperazione in materia di protezione degli adulti”. Al suo interno la previsione una certificazione europea che riconosce in modo agevole, rapido ed efficiente la figura, i diritti e le prerogative dell’amministratore di sostegno nazionale anche all’estero, permettendo di intervenire prontamente in caso di necessità”. Così in una nota il vice presidente della commissione Affari Giuridici del Parlamento Europeo Mario Mantovani, eurodeputato di Fratelli d’Italia-Ecr.
“La legge sull’amministrazione di sostegno, nata nel 2003 su mio impulso in qualità di relatore dell’Anno europeo delle disabilità, ha permesso a tutti coloro che, a causa di un’alterazione o di un’insufficienza delle facoltà personali, non fossero in grado di curare i propri interessi di vedersi assegnato all’uopo un rappresentante legale, finanche un familiare.
Era una legge già allora molto avanzata, ma la continua internazionalizzazione ed una sempre maggiore mobilità intra-europea hanno reso necessario che questa particolare figura e le prerogative di tutela riconducibili alla stessa fossero inserite e riconosciute a livello trans-nazionale. Si calcola che ad oggi siano tra 145.000 e 780.000 gli adulti sotto misure di protezione di un’autorità giudiziaria o amministrativa in situazioni transfrontaliere nell’Ue. Finalmente l’Europa riconosce l’utilità di una legge e di uno strumento di tutela che dopo oltre 20 anni dalla sua approvazione continuano a rivelarsi straordinariamente moderni”.