Ue. Terzi (FdI): iniziate le audizioni in commissione in tema della primazia del diritto europeo su quello nazionale

“Il tema della primazia del diritto europeo su quello nazionale è stato origine di un’ampia discussione nelle precedenti sedute della 4ª Commissione; oggi con l’inizio del ciclo di audizioni si andranno ad approfondire strumenti e confini dei diversi piani normativi. Vi sono indubbiamente dei punti di riferimento dai quali partire, dalla partecipazione del Parlamento italiano – sia nella formazione che nell’attuazione delle politiche europee – al principio del primato, richiamato in una dichiarazione allegata al Trattato di Lisbona, secondo cui ‘per giurisprudenza costante della Corte di giustizia dell’UE, i trattati e il diritto adottato dall’Unione sulla base dei trattati prevalgono sul diritto degli Stati membri alle condizioni stabilite dalla summenzionata giurisprudenza’. Un principio quindi ampiamente riconosciuto senza per altro essere a pieno titolo inserito nel corpo stesso dei trattati europei, come era stato invece previsto col progetto di costituzione europea poi non andato in porto. Ma attenzione, si tratta di un approfondimento che affonda le radici in quelli che sono i principi di sussidiarietà e proporzionalità, perché di fatto il primato altro non è che una regola di coerenza e complementarità, non di subordinazione. Gli Stati membri dell’Unione non cedono passivamente la propria sovranità, hanno essi stessi un coinvolgimento attivo all’interno del processo decisionale e continuano quindi ad esercitare la propria sovranità sia nella fase discendente che ascendente della legiferazione. Il primato del diritto europeo su quello nazionale non è una gerarchia ma una regola di autonomia, è sempre di fatto soggetto all’operare dei cosiddetti controlimiti e a quanto previsto dai trattati per la delimitazione delle competenze europee.

Su questi temi l’audizione svolta oggi dalla professoressa Rossi costituisce il primo passo di un approfondimento mirato che dovrà servire a comprendere condizioni, modalità di esercizio e limiti dell’operare del principio del primato. Gli interventi dei senatori Lombardo e Borghi hanno sicuramente reso più vivace il confronto su un tema che tocca da vicino le varie sensibilità delle forze politiche, dalla forte connotazione giuridica e di sistema. Interessante, tra gli altri, anche il richiamo della disapplicazione della norma interna ritenuta in contrasto con il diritto dell’Unione e il punto sulla necessità di garantire la certezza del diritto ai cittadini”

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