Uffizi: FdI, attacco di Nardella? Patetico. È solo medaglia al merito

“Dal baratro dei debiti del Maggio Musicale, salvato solo grazie al Governo Meloni, all’imbarazzante figura internazionale che ha imposto a Firenze, quando ha voluto inserire lo stadio Franchi nei fondi del Pnrr, passando dal degrado sistemico in cui versano tante zone della capoluogo toscano. E oggi il sindaco di Firenze Dario Nardella, con un’assoluta mancanza di eleganza istituzionale, invita l’ex direttore della Galleria degli Uffizi Eike Schmidt a scusarsi perché non avrebbe mantenuto alcune promesse. Nardella, con coraggio sfacciato, probabilmente cerca in questo modo di coprirsi goffamente gli occhi di fronte a quella che è stata una continua contestazione popolare contro di lui, come mai avvenuto nella storia di tutti i sindaci di Firenze. Ogni suo patetico e sterile attacco contro chi ha amministrato gli Uffizi brillantemente, con la riduzione delle file grazie ad un sistema di ottimizzazione, e con oltre 5 milioni di visitatori nel solo 2023 e con introiti che hanno superato i 60 milioni di euro, ovvero il 70% in più rispetto al 2022, risulta una medaglia al merito. I risultati che Schmidt ha ottenuto, sono fatti che azzerano le parole volatili di Nardella. Ricordiamo al sindaco uscente che laddove non è finora riuscita la politica sua e del suo partito, miope e gattopardesca, e che pensa di poter portare ancora avanti attraverso la scelta della propria erede Sara Funaro, riusciranno le scelte dei fiorentini, ormai davvero stanchi di questo Ancien Régime”.

Lo scrivono, in una nota, il deputato e capogruppo della commissione Cultura di Fratelli d’Italia Alessandro Amorese e Paolo Marcheschi, capogruppo dell’omologa commissione in Senato.

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