È in atto un fenomeno grave di intolleranza e odio sociale che attenta allo Stato di diritto garantito dalla nostra Costituzione che consente a tutti di manifestare liberamente il proprio pensiero.
La censura nei confronti della ministra Roccella, cui è stato impedito di parlare agli Stati generali della Fondazione per la Natalità è la rappresentazione di una tensione sociale che preoccupa per le conseguenze che ne potrebbero derivare anche per la tenuta democratica. Solidarietà alla ministra che parla di “vera censura” che non le ha consentito neanche di dialogare con chi la contestava. Episodi come questi non contribuiscono al confronto democratico che ha da sempre contraddistinto la politica italiana, eccetto durante gli anni del terrorismo che atti come questi sembrano evocare. È necessario abbassare i toni e discutere con le garanzie di libertà riconosciute dal nostro ordinamento.
Lo afferma il sindacato Unirai, liberi giornalisti Rai.